WebGIS

 Clicca sull’ icona per accedere al nostro sistema WEBGIS

Il GIS (Geographic Information System) o SIT (Sistema Informativo Territoriale) è uno strumento ormai indispensabile per la gestione della dinamica dei dati funzionali per qualsiasi forma di pianificazione.

Il SIT permette di creare una banca dati di una determinata area o comunque di uno specifico ambito, ma soprattutto permette una continua implementazione, in modo da dare la possibilità a chi gestisce il piano di adattarlo, secondo regole precise stabilite precedentemente, alla dinamica della modifica ambientale.

L’utilizzatore finale del SIT è di fatto il pianificatore che ha la possibilità di leggere in trasparenza i diversi livelli di informazioni che gli permettono di indirizzare il processo verso una soluzione o un’altra, ma soprattutto gli permettono di inserire quelle chiavi di lettura che possono portare all’evoluzione del piano, di cambiare delle condizioni di base, non necessariamente, introducendole come blocchi o divieti ab initio.

Questo tipo di pianificazione dinamica necessita di due principi irrinunciabili: la trasparenza e l’oggettività.

Per questa ragione è stata necessario trasferire sul WEB il sistema, trasformandolo in un WEB GIS, in modo che l’utente finale (dal tecnico a qualunque cittadino interessato), possa, più semplicemente, avere informazioni sulla dinamica degli eventi; talvolta nei sistemi sociali più evoluti, anche al singolo cittadino è data la possibilità di fornire ulteriori informazioni che possono contribuire a formare il data base propedeutico alla pianificazione.

La trasposizione del GIS sul WEB permette anche di valutare la percezione di equità che in definitiva è la condizione che determina la qualità della soddisfazione per il servizio offerto.

Per questa ragione il WEBGIS deve fornire uno sviluppo semplificato del prodotto iniziale affinché possa essere visualizzato anche da un pubblico non tecnico, consentendo quindi una migliore condivisione e comprensione dei dati, anche complessi.

Il WebGIS diventa così un’architettura client-server che:

  • eroga servizi su web
  • rende possibile la pubblicazione, l’accesso, la visualizzazione e l’interrogazione dei geoservizi attraverso una pagina web interattiva
  • non richiede, per la sua fruizione, specifici software GIS.

Allo stato attuale, per certi versi, volendo forzare il verso del servizio, in rete disponiamo di servizi server-client, laddove il sistema centrale fornisce informazioni e l’utente finale le acquisisce.

                                                                                                                   Figura 1- Architettura di Lizmap (Fonte:https://docs.lizmap.com/current/it/introduction.html)

Il Progetto BESS (Pocket Beach Management & Remote Surveillance System), nell’ambito del Programma Italia – Malta, è un progetto finalizzato al monitoraggio delle pocket beaches, letteralmente spiagge tascabili, che sono ambienti dinamici protetti dai promontori che le delimitano, limitando al massimo gli effetti diretti delle onde e degli apporti di sedimenti da litorali limitrofi.

L’Università di Messina (UNIME) come capofila deve acquisire tutti i dati provenienti dal monitoraggio di questi ambienti e creare un WEBGIS fa fornire alle amministrazioni competenti. Quindi nello specifico, acquisisce i dati provenienti dai diversi partner (Università di Palermo e Malta, all’Istituto Nazionale di Vulcanologia e Geofisica nonché al Ministero di Gozo) e li ordina in strati di informazioni territoriali e tematiche.

La finalità del progetto è quella di fornire un supporto alla gestione di specifici sistemi costieri, quali le pocket beaches, ma è evidente che la struttura si presta a un allargamento in senso territoriale, in senso tematico e in senso temporale. Il WEBGIS, per esempio, in relazione a questo punto finale, permetterà la prosecuzione del sistema per un tempo ben superiore alla durata stessa del progetto.

L’idea è quella di creare un sistema che abbia in sé una forte valenza scientifica che viene messa a disposizione dei portatori di interesse, delle amministrazioni locali e dell’amministrazione centrale, in modo che ognuno possa accedervi per le finalità che ritiene più opportune o necessarie, ma al contempo avere la possibilità di introdurre ulteriori informazioni che arricchiscano la banca dati necessaria alla pianificazione della gestione di un ambiente dinamico come quello costiero.

UNIME ha raccolto i dati prodotti durante le diverse attività all’interno di una piattaforma WebGIS. Questo permette l’incrocio e il confronto dei numerosi dati geografici e la loro disponibilità da parte del web.

I dati vengono inseriti all’interno di diversi layer (strati informativi) che riguardano differenti ambiti di interesse, riuniti in vari gruppi:

  • Ortofoto delle pocket beaches effettuate mediante voli con drone equipaggiati di fotocamera. Sono state effettuate due campagne di indagine (primavera – estate, autunno inverno).
  • Campioni di spiaggia, battigia e -1 s.l.m, divisi prelevati lungo transetti: un unico transetto centrale se la spiaggia è < 300 m, tre transetti (sinistro centrale e destro) se la spiaggia è >300 m, per la prima campagna di indagine. Per la seconda campagna è stato prelevato solo il campione di battigia. All’interno vengono descritte informazioni riguardanti le analisi granulometriche (classe del sedimento, le percentuali delle varie classi granulometriche presenti), i diversi parametri statistici, la data del campionamento, immagine del campione.
  • Parametri geometrici e geomorfologici delle pocket beaches, misurati dalle ortofoto delle due campagne d’indagine:
    • Superficie spiaggia
    • Corda
    • Freccia
    • Promontori
    • Limite rigido
    • Linea di riva
    • Profondità
    • Perimetro esterno
    • Distanza limiti spiaggia incassata
    • Sezioni
  • Geologia
  • Batimetria dei fondali delle pocket beaches estrapolate mediante l’utilizzo di immagini satellitari.
  • Database fotografico delle pocket beaches che evidenziano, da diverse angolazioni, l’area di studio, elementi naturali e la possibile presenza di rifiuti.

 

                                                                                                                         Figura 2 – Esempio della piattaforma WebGIS